lunedì 1 ottobre 2007

Festa dei lettori RACCONIGI

Ieri abbiamo tirato tardi al parco di Racconigi, non hanno acceso le luci altrimenti saremo rimasti forse ancora qualche ora. E' stata una bella giornata. Visto il mio anticipo (alle 10.30 ero davanti all'ingresso principale) ho deciso di fare una visita guidata gratuita, agli appartamenti del terzo piano. E' stata una piacevole sorpresa trovare, come "ciceroni", 4 attori. La visita è stata divertentissima e interessante.
Dopo di che mi sono ricongiunto con il gruppo "Eccetera Si..." e agli amici dell'associazione "Parole moleste". E' stata molto rilassante e bella la passeggiata nel parco con ritorno alla Margaria in trenino (alcuni ne hanno aprofitatto "bucando i controlli e la sicurezza" per fare una visita non guidata a tutto il castello, girando in lungo ed in largo tra gli arredi e riuscendo ad arrivare addirittura sul orologio...). Nel pomeriggio, dopo il pranzo offerto da Margi abbiamo assistito ad alcune pieces teatrali nel parco, inoltre abbiamo partecipato ad un laboratorio diretto da Marco BOSONETTO e Davide PINARDI con risultati interessanti.
Vi riporto qui al seguito lo scritto che abbiamo fatto io e due amici.

Racconigi, 30 settembre 2007
Autobiografia di un oggetto che non parla.
Laboratorio effettuato nell’occasione della festa dei lettori con Enrico BOTTASSO, Flavio MORRA e Flavio MARABOTTO
MIOGRAFIA
Conosco molto bene gli alberi, i campi e le panchine che ci sono intorno al grande albero sul quale sono nato.
Osservo spesso le persone che mangiano sulla panchina sotto il mio albero. Così appena se ne vanno, scendo a vedere, cos’hanno lasciato di buono per me. Sono molto ghiotto di nocciole, pane, castagne, bucce di mela, fragoline di bosco, briciole di biscotti. A bere vado sempre al canale che passa qui vicino.
Amo saltare da un ramo all’altro ed intrufolarmi nei cespugli e tra le foglie secche, d’autunno. Cosi è la mia vita di tutti i giorni, tranne quel giorno.
Un uomo, quello che guida il trenino, rincorreva una donna e proprio sotto al mio albero l’ha buttata a terra e gli ha stretto le sue grosse mani intorno al collo, finché non si è più mossa. Ed è stata lì parecchi giorni, prima che tantissime persone venissero a recuperarla.
Purtroppo io non potrò mai dire che è stato l’uomo del trenino perchè sono uno ..........................scoiattolo.

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