lunedì 14 maggio 2007




Sabato 12 maggio 2007


Sono andato al salone del libro con mio cognato Ioram. Dopo un attimo di smarrimento per la mega coda, in attesa che le biglietterie aprissero gli sportelli alle 10.00 abbiamo dato un occhiata agli eventi e cercato di orientarci verificando una mappa.
Alla fin fine come a noi succede quasi sempre dalla teoria si passa ad un programma di massima, un poco improvvisato. E cosi alle:
Ore 11:30 Sala Rossa

abbiamo sentito il dibattito ricco di interventi da parte del pubblico con domande interessanti.
Confini. Oriente/Occidente: il caso CindiaFiera del libro Sala Rossa
Intervengono: Renata Pisu e Federico Rampini
Simpatica la Pisu, accademico Rampini. Tutti e due ci hanno aiutato a capire questo nuovo fenomeno: la Cina.
Ore 14:30 Sala Azzurra (siamo arrivati alle 15.00 e ci siamo ascoltati casualmente ):
Lo spazio dei nuovi confini. Lectio magistralis di Daniele Del Giudice
Interessante anche questo, ma ha parlato quasi solo dell'etimologia della parola "confine"
Il nostro obbiettivo era quello di ascoltare Bauman.
Grande Pubblico
Ore 15:30
Confini. Le Vespe di Panama. Una riflessione su centro e periferia. Lectio magistralis di Zygmunt Bauman Laterza e Fiera del libro Sala Azzurra
Molto interessante. Molto accademico. Anche simpatico il vecchio sociologo (Polacco naturalizzato in GranBretagna) ma alla fine di tutto mi veniva quasi da sorridere nel pensare che queste persone passino moltissimo tempo ad esempio: analizzare studi sul comportamento delle "vespe di Panama"! Intanto da ignorante in materia mi chiedo; hanno qualche affinità con l'uomo le vespe di Paname? Non capisco. Bisognerebbe studiarle per una decina d'anni per entrare in discussione sull'argomento.
Alla fin fine risulta molto concreto e incisivo quello che ha fatto e sta facendo la coraggiosa e intelligiente somala Ayaan Hirsi Ali (foto in alto a destra). Abbiamo potuto vederla prima in Radio Tre e poi a Terra Madre intervistata da Giovanna Zucconi. Interessante e ne parla ne "L'infedele" (Rizzoli), storia della sua vita dall’infanzia alla morte di Theo van Gogh, ucciso da un estremista islamico per aver girato un film tratto dal precedente libro dell’autrice (Non sottomessa, Einaudi).


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